Marche Teatro

open call UNA ISLA

“Una Isla”
di Agrupación Señor Serrano
PRESENZE SPECIALI

Nell’ambito della 45° edizione di Inteatro Festival che si terrà dal 18 al 23 giugno 2024 tra Ancona e Polverigi, sarà presentato lo spettacolo “Una Isla” di Agrupación Señor Serrano in data 19 giugno alle ore 20:45 al Teatro delle Muse di Ancona (sala grande).
Marche Teatro promuove la presente call per individuare n. 8 danzatrici/danzatori a completamento del cast dello spettacolo, solo ed unicamente per la replica del 19 giugno 2024 (prove il 18 giugno). L’impegno previsto sarà regolarmente retribuito (minimo giornaliero come da CCNL).

Sono previsti i seguenti orari di lavoro:
– il giorno 18 giugno dalle ore 15:00 alle ore 21:00
– il giorno 19 giugno dalle ore 09:00 alle ore 18:00 (è prevista pausa pranzo) e dalle 20:00 fino al termine dello spettacolo.

Caratteristiche richieste:
I/le Candidati/e dovranno essere danzatori/danzatrici professionisti/e, di tutte le etnie, di età compresa tra i 23 e i 50 anni circa e di altezza preferibilmente compresa tra 165 e 170 cm.
È richiesta una buona padronanza della lingua inglese, poiché sarà la lingua di lavoro.

Modalità di partecipazione alla Call:
Per partecipare alla selezione, che sarà operata in stretta collaborazione con la compagnia Agrupación Señor Serrano, i/le candidati/e dovranno compilare e firmare l’allegato A, allegare il proprio CV aggiornato, un documento di identità in corso di validità, n. 2 foto (un primo piano e una figura intera) e indicare un link video rappresentativo del proprio lavoro, ed inviare il tutto entro il giorno 15 maggio alle ore 12:00 (mezzogiorno) alla mail info@marcheteatro.it specificando nell’oggetto UNA ISLA.

Si prega di non inviare materiale non richiesto, mail più pesanti di 10 mega saranno respinte dal server di Marche Teatro. Si prega di partecipare solo se in possesso di tutti i requisiti e se disponibili in entrambe le giornate di lavoro. Oltre la normale retribuzione non è prevista ospitalità né rimborso spese di nessun genere.

Si richiede tassativamente la disponibilità nei giorni e negli orari indicati e la massima elasticità in caso di variazione degli orari di lavoro.

Per eventuali ulteriori informazioni contattare il numero 071 20784222 (orari ufficio dal lunedì al venerdì ref. Benedetta Morico).

La selezione è ad insindacabile giudizio della compagnia.

SINOSSI: Cosa succede quando si incontrano due modi di intendere il movimento, di stare al mondo e di relazionarsi con esso? Cosa succede quando un individuo si trova in mezzo a un gruppo per lui nuovo, dove si sente in minoranza, dove i suoi movimenti non si adattano? Cosa siamo disposti a tollerare? A cosa siamo disposti a rinunciare per avviare un dialogo? Ogni rinuncia è una sconfitta? Bisogna trovare un nuovo modo di vivere insieme. Difficile non essere d’accordo con questa affermazione. Dobbiamo superare l’attuale fase di conflitto culturale e cercare una nuova convivenza dove l’io lasci il posto al noi, dove il benessere individuale non possa essere concepito senza il benessere comune. Queste affermazioni sono irresistibili. Eppure, come ogni questione presentata come indiscutibile, queste affermazioni sono piene di elementi problematici. Chi è dentro a quel “noi” così attraente? Come si passa dall’“io” al “noi”, dall’individuo alla comunità? Quel “noi” si adatta alle persone che non ci piacciono? Quale percentuale della popolazione comprende quel “noi” che sogniamo? Può esserci un “noi” senza un “l’altro”? Cosa facciamo con ciò che ci infastidisce?

Le zanzare entrano in quel “noi”? E i virus? Il plancton? Le piante velenose? Le piante artificiali? E le intelligenze artificiali? Dagli anni ’50, quando sono iniziati gli studi sull’intelligenza artificiale come la intendiamo oggi, la narrativa ha rappresentato l’intelligenza artificiale come una minaccia. Come in ogni mitologia, la paura del creatore di essere sopraffatto e annichilito dalla sua creazione ha condotto al dilemma della convivenza tra umani e intelligenza artificiale. La paura dell’altro, dell’ignoto. Dev’essere così per forza? Chi deve immaginare i nuovi miti? E il nostro futuro? E se invitassimo le intelligenze artificiali a immaginare un “noi”? E se li invitassimo a immaginare un luogo per quel “noi”? E se chiedessimo loro di aiutarci a immaginare Una isla?

Per approfondimenti: www.srserrano.com/it/una-isla-ita/