Un mese pieno di musica per la decima edizione di MUN Music notes in Pesaro, dal 2 al 30 luglio a Palazzo Gradari su iniziativa del Comune di Pesaro con AMAT e il progetto artistico di Eugenio Della Chiara. Tre monografie – dedicate a Šostakovič, Boccherini e Bach – e due recital per esplorare i mondi musicali più sorprendenti. Un itinerario pensato per approfondire il rapporto tra chi la musica la crea e chi la commissiona, tra artista e mecenate: due figure necessarie e insostituibili, ognuna in grado di lasciare, a modo proprio, un segno profondo nella storia.
Mercoledì 2 luglio il Quartetto Noûs – Sofia Manvati e Alberto Franchin violini, Sara Dambruoso viola, Riccardo Baldizzi violoncello -, punto di riferimento per l’interpretazione dei quartetti di Dmitrij Šostakovič, inaugura la decima edizione di MUN. Il grande maestro sovietico è forse una delle figure – tra quelle centrali nella storia della musica – che vedono il rapporto fra artista e committenza assumere i risvolti più drammatici, in un costante dissidio tra istanze espressive sinceramente personali ed esigenza di rispondere a dei canoni politico-estetici a cui sottrarsi era pressoché impossibile.
Mercoledì 9 luglio MUN ospita per la prima volta Michele Marco Rossi, estroso violoncellista tra i più importanti della scena contemporanea. In programma un percorso in grado di mettere in relazione autori vissuti in epoche e in contesti profondamente differenti fra loro: da Dall’Abaco a Marino, passando per la Sonata di Hindemith e quella – splendida incompiuta – di Prokof’ev.
Luigi Boccherini trascorse i suoi ultimi anni a Madrid nell’affannosa ricerca di un mecenate. Riuscì a individuarlo nella figura del Marchese di Benavente, nobile amante della musica e appassionato chitarrista: fu per lui che il maestro lucchese elaborò i suoi quintetti per archi e chitarra, adattando alcuni lavori cameristici precedenti e in qualche caso componendo ex novo per questo ensemble al tempo assai inusuale. I tre quintetti in programma – G. 450, G. 451 e G. 448, con il celebre fandango – riflettono tutta la complessità dell’arte di Boccherini: l’Ensemble Aurora ed Eugenio Della Chiara si confrontano con queste preziose pagine – mercoledì 16 luglio – utilizzando strumenti originali, tra cui una rara chitarra a sei ordini costruita da Joséf Pagés nel 1805.
Pur essendo state composte con una destinazione strumentale precisa – a differenza di altri lavori come l’Offerta musicale – le Variazioni Goldberg si possono inserire tra quelle opere di Bach che più si avvicinano all’idea di musica assoluta. Cecilia Cartoceti, Nicoletta Pignataro e Sebastiano Severi presentano, mercoledì 23 luglio, una trascrizione per trio d’archi di questo capolavoro bachiano, in cui violino, viola e violoncello si propongono di mostrare, sotto una luce nuova, il materiale musicale originariamente pensato per clavicembalo.
La decima edizione di MUN si conclude, mercoledì 30 luglio, con un recital del baritono Matteo Mancini, accompagnato al pianoforte da Elisa Cerri. Il programma si configura come un’indagine sulla capacità della musica di raccontare il rapporto tra l’uomo e il potere: un tema ricorrente attraverso i secoli – sia nel teatro musicale sia nella musica vocale da camera – in grado di affascinare i compositori più disparati, da Händel e Mozart fino a Castelnuovo-Tedesco e Rachmaninov.
Biglietti posto unico non numerato 8 euro, carnet 3 concerti 20 euro. Informazioni e biglietteria Teatro Sperimentale 0721 387548, AMAT e biglietteria circuito vivaticket, anche on line. Inizio concerti ore 21.15.