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DAL 2 AL 30 LUGLIO LA DECIMA EDIZIONE DI “MUN MUSIC NOTES IN PESARO”

Un mese pieno di musica per la decima edizione di MUN Music notes in Pesaro, dal 2 al 30 luglio a Palazzo Gradari su iniziativa del Comune di Pesaro con AMAT e il progetto artistico di Eugenio Della Chiara. Tre monografie – dedicate a Šostakovič, Boccherini e Bach – e due recital per esplorare i mondi musicali più sorprendenti. Un itinerario pensato per approfondire il rapporto tra chi la musica la crea e chi la commissiona, tra artista e mecenate: due figure necessarie e insostituibili, ognuna in grado di lasciare, a modo proprio, un segno profondo nella storia.

Mercoledì 2 luglio il Quartetto Noûs – Sofia Manvati e Alberto Franchin violini, Sara Dambruoso viola, Riccardo Baldizzi violoncello -, punto di riferimento per l’interpretazione dei quartetti di Dmitrij Šostakovič, inaugura la decima edizione di MUN. Il grande maestro sovietico è forse una delle figure – tra quelle centrali nella storia della musica – che vedono il rapporto fra artista e committenza assumere i risvolti più drammatici, in un costante dissidio tra istanze espressive sinceramente personali ed esigenza di rispondere a dei canoni politico-estetici a cui sottrarsi era pressoché impossibile.

Mercoledì 9 luglio MUN ospita per la prima volta Michele Marco Rossi, estroso violoncellista tra i più importanti della scena contemporanea. In programma un percorso in grado di mettere in relazione autori vissuti in epoche e in contesti profondamente differenti fra loro: da Dall’Abaco a Marino, passando per la Sonata di Hindemith e quella – splendida incompiuta – di Prokof’ev.

Luigi Boccherini trascorse i suoi ultimi anni a Madrid nell’affannosa ricerca di un mecenate. Riuscì a individuarlo nella figura del Marchese di Benavente, nobile amante della musica e appassionato chitarrista: fu per lui che il maestro lucchese elaborò i suoi quintetti per archi e chitarra, adattando alcuni lavori cameristici precedenti e in qualche caso componendo ex novo per questo ensemble al tempo assai inusuale. I tre quintetti in programma – G. 450, G. 451 e G. 448, con il celebre fandango – riflettono tutta la complessità dell’arte di Boccherini: l’Ensemble Aurora ed Eugenio Della Chiara si confrontano con queste preziose pagine – mercoledì 16 luglio – utilizzando strumenti originali, tra cui una rara chitarra a sei ordini costruita da Joséf Pagés nel 1805.

Pur essendo state composte con una destinazione strumentale precisa – a differenza di altri lavori come l’Offerta musicale – le Variazioni Goldberg si possono inserire tra quelle opere di Bach che più si avvicinano all’idea di musica assoluta. Cecilia Cartoceti, Nicoletta Pignataro e Sebastiano Severi presentano, mercoledì 23 luglio, una trascrizione per trio d’archi di questo capolavoro bachiano, in cui violino, viola e violoncello si propongono di mostrare, sotto una luce nuova, il materiale musicale originariamente pensato per clavicembalo.

La decima edizione di MUN si conclude, mercoledì 30 luglio, con un recital del baritono Matteo Mancini, accompagnato al pianoforte da Elisa Cerri. Il programma si configura come un’indagine sulla capacità della musica di raccontare il rapporto tra l’uomo e il potere: un tema ricorrente attraverso i secoli – sia nel teatro musicale sia nella musica vocale da camera – in grado di affascinare i compositori più disparati, da Händel e Mozart fino a Castelnuovo-Tedesco e Rachmaninov.

Biglietti posto unico non numerato 8 euro, carnet 3 concerti 20 euro. Informazioni e biglietteria Teatro Sperimentale 0721 387548, AMAT e biglietteria circuito vivaticket, anche on line. Inizio concerti ore 21.15.

 

 

 

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FANO, MARTEDÌ 24 GIUGNO PAOLA TURCI E GINO CASTALDO CON “LA RIVOLUZIONE DELLE DONNE” INAUGURANO “CORTE IN SCENA”

 Martedì 24 giugno Paola Turci e Gino Castaldo in La Rivoluzione delle Donne inaugurano alla Corte Malatestiana di Fano Corte in Scena, nuova rassegna estiva promossa dal Comune di Fano e Fondazione Teatro della Fortuna in collaborazione con AMAT.

Uno spettacolo di parole, immagini e musica per celebrare le voci femminili della canzone italiana che hanno segnato la storia della musica, personalità d’eccezione, modelli di libertà e bellezza: da Mina a Ornella Vanoni, da Milva a Patty Pravo, da Caterina Caselli fino a Mia Martini, Loredana Bertè, Alice e tante altre. Lo spettacolo fatto di narrazioni, filmati memorabili e interpretazioni live, celebra il lascito di queste straordinarie artiste e la loro influenza sulla cultura musicale italiana.

Gino Castaldo, giornalista, critico musicale e voce storica di Rai Radio2, porta sul palco la sua capacità di analisi e racconto per restituire il contesto storico, sociale e artistico di queste protagoniste, mentre Paola Turci, cantautrice tra le più raffinate e impegnate del panorama italiano, interpreta dal vivo i brani che hanno fatto la storia della musica, con la sensibilità e la passione che da sempre la contraddistinguono.

La Rivoluzione delle Donne è un viaggio emozionante tra narrazione, immagini d’archivio e performance dal vivo. Un omaggio sentito e potente a tutte quelle artiste che, con scelte musicali coraggiose e anticonformiste, hanno rivoluzionato i costumi, contribuendo all’emancipazione della donna nella società italiana.

“Questo nuovo spettacolo – racconta Gino Castaldo – prende spunto dallo scorso appuntamento con Il Tempo dei Giganti in cui ci siamo accorti della mancanza di donne in quel panorama che prendevamo in considerazione, da qui il desiderio inespresso di omaggiare anche le voci femminili. In Italia e non solo le donne da sempre hanno usato la propria voce per essere presenti nella società, imporsi e imporre una nuova immagine di sé in un mondo spesso prettamente maschile, compreso quello musicale”.

“Durante il tour Il Tempo dei Giganti tra Gino e me – prosegue Paola Turci – si faceva sempre più forte il desiderio di raccontare le donne che, in musica, hanno rivoluzionato i costumi, la società Italiana dagli anni 60 in poi. Queste grandi artiste mi hanno cresciuta e formata. È un privilegio per me suonare e cantare le loro canzoni, ascoltare il racconto delle loro avventure e ringraziarle per la bellezza e il coraggio che ci hanno tramandato”.

La Rivoluzione delle Donne è un evento prodotto e realizzato da Elastica in collaborazione con L’Eredità delle Donne, la manifestazione punto di riferimento in Italia sui temi dell’empowerment femminile. Rai Radio2 è la radio ufficiale del tour.

Informazioni presso botteghino del Teatro della Fortuna (0721 800750) e circuito AMAT (071 2072439) Vivaticket, vendita anche online. Inizio spettacolo ore 21.30

 

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TAU TEATRI ANTICHI UNITI, DA 27 ANNI UN PREZIOSO SCRIGNO CHE ESALTA LE RICCHEZZE ARCHEOLOGICHE DELLE MARCHE E I CONTENUTI DI SPETTACOLO CON 29 APPUNTAMENTI IN 16 INCANTEVOLI SITI DELLA REGIONE

Regione Marche, AMAT, MiC e 16 Comuni del territorio – Ancona, Ascoli Piceno, Castelleone di Suasa, Corinaldo, Cupra Marittima, Falerone, Fano, Macerata, Matelica, Monte Rinaldo, Osimo, Pesaro, San Severino Marche, Senigallia, Sirolo, Urbisaglia – rinnovano l’appuntamento con il TAU/Teatri Antichi Uniti, rassegna regionale di teatro classico che in un dialogo aperto, tra passato e presente, tra beni e attività culturali, offre l’opportunità di fruire i luoghi di interesse archeologico per la spettacolarizzazione restituendoli a un ampio uso. TAU Teatri Antichi Uniti è un prezioso scrigno che esalta le ricchezze archeologiche della regione e i contenuti di spettacolo, da ben 27 anni un fiore all’occhiello della scena nazionale. 29 appuntamenti in 16 incantevoli siti della regione per una proposta che spazia dalle migliori esperienze della scena nazionale ai lavori di talentuosi artisti Made in Marche.

Il 3 luglio all’Anfiteatro Romano di Urbisaglia Le Memorie di Adriano è un recital di Alessandro Preziosi, tratto dal celebre romanzo di Marguerite Yourcenar, restituito in un adattamento contemporaneo che ne esalta la potenza emotiva e la riflessione esistenziale grazie alla drammaturgia di Tommaso Mattei e alle musiche originali di Giacomo Vezzani. Sempre a Urbisaglia il 10 luglio Dip & Ember (Prometheus fight) di Ziya Azazi è un viaggio ancestrale nell’eterna lotta tra uomo e fuoco, partendo dal mito di Prometeo, un lavoro basato sul movimento di rotazione tipico della danza sufi attraverso cui l’artista con l’uso del fuoco intensifica la dualità tra gioia e dolore, vita e morte. Dall’11 al 13 luglio tre proposte all’Anfiteatro Romano di Castellone di Suasa in collaborazione con Collettivo CollegaMenti per Insuasa Festival. Si comincia (11 luglio) con Medea di Euripide, un grande classico proposto da Agape Teatro nell’adattamento e regia di Gabriele Furnari Falanga in scena con Diletta Masetti, Matteo Ciccioli, Giordano Agrusta, Agnese e Jacopo Tolla. Con un linguaggio circense e musicale il Collettivo VAN è in scena il 12 luglio con Odisseo Superstar, spettacolo nel quale la storia di Ulisse diventa la base per una commedia musicale fatta di voci e giochi sonori per spettatori e le spettatrici di ogni età. In una partitura per voce, azioni e suono basata sull’antico testo di Sofocle e sulle riscritture di Anouilh e di Brecht, Antigone concerto il 13 luglio vede in scena Elena Bucci e Marco Sgrosso, anime della compagnia Le Belle Bandiere, da anni fra le figure più interessanti e apprezzate della scena teatrale italiana. Prima dei tre spettacoli nella Domus dei Coiedii di Castelleone di Suasa Play [Domus] a cura di Collettivo Collegamenti, performance nella quale il partecipatore riceverà delle cuffie per immergersi nella dimensione privata delle stanze della casa. Enrico Galiano – definito da Massimo Gramellini “un professore stile Attimo fuggente” e “il prof che scrive bestseller”, protagonista di programmi di divulgazione di grande successo – giunge all’Anfiteatro Romano di Urbisaglia il 20 luglio con Sei un mito! Scopri chi sei attraverso i miti greci, una lezione-spettacolo ironica e coinvolgente con la collaborazione drammaturgica di Andrea Delfino che, attraverso il racconto di miti greci, accompagna il pubblico in un viaggio alla scoperta di sé. Roberto Mercadini – narratore, autore-attore, scrittore, poeta e divulgatore con un canale YouTube seguito da oltre 175.000 followers e un canale Instagram da oltre 55.000 – è in viaggio alle origini della filosofia il 21 luglio nei Giardini Scuole Spontini di Matelica e il 27 luglio all’Area Archeologica Santa Maria in Portuno di Corinaldo con Dobbiamo un gallo ad Asclepio. Roberto Latini il 22 luglio all’Anfiteatro Romano di Ancona offre al pubblico del TAU una rilettura contemporanea dell’Antigone di Anouilh che esplora il conflitto eterno tra legge e coscienza. La regia di Latini, anche interprete di Antigone, dirige una nutrita compagnia di attrici tra le quali Manuela Kustermann (Nutrice) in un dialogo tra ragione, giustizia, leggi umane e morali. Anfitrione, una delle commedie più celebri di Plauto, un’opera incredibilmente divertente ma anche una fonte preziosa e importante per il suo valore storico linguistico, giunge in scena il 24 luglio alla Corte Malatestiana di Fano e il 25 luglio al Teatro Romano di Falerone con l’interpretazione e la regia di un beniamino del pubblico come Emilio Solfrizzi, affiancato da una numerosa compagnia. Con Il canto di Ulisse il TAU percorre il 24 luglio al Chiostro di Sant’Agostino ad Ascoli Piceno un viaggio nel mondo di Ulisse per “entrare” nell’Odissea e nel suo immaginario, popolato da eroi, dei, creature magiche e suoni in compagnia di Flavio Albanese e del Quartetto vocale Faraualla con la regia di Marinella Anaclerio. L’ironia non ha confini e Tullio Solenghi la porta in dote come un maestro il 30 luglio ancora ad Ascoli Piceno con La risata nobile da Aristofane ad Achille Campanile un progetto di Sergio Maifredi e lo stesso Solenghi. Antigone e i suoi fratelli del regista Gabriele Vacis mette in scena il 31 luglio a Urbisaglia (Anfiteatro Romano) uno dei personaggi femminili più importanti della storia del teatro attraverso due tragedie, Fenicie di Euripide e Antigone di Sofocle con attrici e attori di Potenziali evocati multimediali. Il 1 agosto a Pesaro (Anfiteatro del Parco Miralfiore) Ascanio Celestini in forma di reading e con l’accompagnamento musicale di Gianluca Casadei restituisce Le nozze di Antigone, riscrittura della figura di Antigone, collocata tra l’epoca fascista e il dopoguerra, che oscilla tra mito e storia, tra realtà e immaginazione. Metamorfosi, tratto dal poema di Ovidio, a cura dei performer e musicisti Munedaiko con Nina Pons e la regia di Andrea Baracco, il 2 agosto ad Ancona (Anfiteatro Romano) e il 3 agosto a Monte Rinaldo (Area Archeologica La Cuma) propone una sorta di concerto di musica, corpo e parola capace di restituire la potenza visiva e sonora di cui il testo di Ovidio è ancora oggi sorprendentemente portatore. Ancora un appuntamento al Chiostro di Sant’Agostino ad Ascoli Piceno con Coppie mitiche, un affresco teatrale con Enrico Lo Verso diretto da Alessandra Pizzi che attraversa il tempo e lo spazio, un intreccio di parole, musica e danza che dà nuova vita alle grandi storie d’amore della mitologia.

La creatività marchigiana trova la sua valorizzazione in una serie di appuntamenti denominati Tau Made in Marche che offrono spunti e riflessioni di grande valore, incrociando percorsi con altre realtà che operano nel territorio, come

Associazione Culturale Nuova Linfa per Teatro al Parco Festival – Mnemosine, Collettivo Collegamenti per CollegaMenti Festival, Insuasa Festival e Radici Festival per spettacoli e conversazioni sui miti classici, i Teatri di San Severino diretti da Francesco Rapaccioni. L’articolato e lungo viaggio del TAU offre al pubblico occasioni di conoscere e apprezzare le lezioni-spettacolo a cura di Cesare Catà e gli spettacoli di Isabella Carloni, Proscenio Teatro, di Andrea Fazzini con Teatro Rebis e di Simone Amabili.

Il TAU si conferma anche occasione privilegiata per scoprire posti di antica bellezza. Ad arricchire la proposta per il pubblico, prima di molti spettacoli tornano gli AperiTAU, passeggiate di storia, visite guidate gratuite alle aree archeologiche e ad altri luoghi di grande interesse culturale, naturalistico e archeologico. Info www.amatmarche.net.

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DOMENICA 15 GIUGNO ALLA PINACOTECA CIVICA DI ASCOLI PICENO “PAESAGGI” PERFORMANCE A CURA DELLE COREOGRAFE CECILIA VENTRIGLIA E SILVIA PIPPONZI NELL’AMBITO DEL PROGETTO “DANCE WELL – MOVIMENTO E RICERCA PER IL PARKINSON”

Domenica 15 giugno presso la Pinacoteca Civica di Ascoli Piceno, Sala della Vittoria, va in scena Paesaggi performance a cura delle coreografe Cecilia Ventriglia e Silvia Pipponzi, in collaborazione con Maria Angela Pespani, promossa nell’ambito di Dance Well – movimento e ricerca per il Parkinson progetto promosso dal Comune di Ascoli Piceno, dall’AMAT, Ascoli Musei, con il contributo di MiC e Regione Marche e con il sostegno di La Casa di Asterione.

Paesaggi è l’ultimo capitolo del progetto Dance Well che si è svolto in questi mesi ad Ascoli Piceno e che promuove la pratica della danza contemporanea in spazi museali e contesti artistici a beneficio dei malati di Parkinson, dei loro familiari e delle persone con ridotte capacità motorie.

I dancers del progetto Dance Well – movimento e ricerca per il Parkinson danzeranno per la prima volta di fronte a un pubblico. Non si tratta di uno spettacolo ma di un momento per condividere il panorama di immagini, parole ed emozioni in danza che hanno tracciato il sentiero di Dance Well in questi primi due anni.

Ad Ascoli Piceno la pratica è attiva dal 2023 e si svolge con lezioni settimanali gratuite per i partecipanti presso il foyer del Teatro Ventidio Basso e presso la Sala della Vittoria della Pinacoteca Civica di Ascoli Piceno. Attualmente partecipano alle classi circa 40 persone a settimana. Ideato nel 2013 dal Comune di Bassano del Grappa, attraverso il suo CSC Centro per la Scena Contemporanea, Dance Well – Ricerca e movimento per il Parkinson è un progetto che si sta diffondendo sul territorio nazionale – Verona, Torino, Firenze, Roma, Bergamo, Milano, Recanati, Pesaro, Ascoli Piceno – e in Giappone. La pratica consiste in lezioni di danza gratuite per persone con Parkinson, ampliata anche alle diverse comunità locali (familiari, caregiver, membri della comunità anziana over 60, cittadini) che si svolgono in spazi artistici (musei, pinacoteche). Lo spazio artistico è uno degli elementi che distingue Dance Well dalle pratiche tradizionali in sale di danza, palestre o spazi per la riabilitazione in senso stretto. Proprio per sottolineare con maggiore chiarezza che Dance Well è una pratica artistica, i partecipanti sono chiamati Dance Well dancers. Le lezioni di danza (classi) sono condotte da Dance Well Teachers certificati, ad Ascoli Piceno da Cecilia Ventriglia e Silvia Pipponzi.

La performance, della durata di 30 minuti circa, prevede una doppia recita alle 16.30 e alle ore 18 ed è a ingresso gratuito a posto non numerato con tagliando obbligatorio da ritirare presso la biglietteria dei teatri di Ascoli Piceno (in Piazza del Popolo 17, aperta dal lunedì al sabato con orario 09:30 – 12:30 / 17 – 20) o presso la Pinacoteca Civica il giorno stesso della performance a partire dalle ore 15.30. Informazioni: Biglietteria dei teatri di Ascoli Piceno 0736 298770, AMAT 071 2072439.

 

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20° ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA DI VALERIA MORICONI (2005-2025): SABATO 14 GIUGNO A JESI PRESENTAZIONE DEL LIBRO “IL TEATRO DI VALERIA MORICONI NELLE FOTOGRAFIE DI TOMMASO LE PERA” E LO SPETTACOLO “EMMA B. VEDOVA GIOCASTA” CON MARCO SGROSSO

Venti anni fa, il 15 giugno 2005 moriva nella sua città natale, Jesi, Valeria Moriconi, una tra le più significative artiste della scena italiana, personalità affascinante e dalla presenza magnetica, straordinaria Medea (Euripide), superba Giocasta (Sofocle), indimenticabile Emma B. (Savinio).

Nel ventennale della scomparsa, la città marchigiana la celebra con un doppio omaggio organizzato dalla Fondazione Pergolesi Spontini e dal Comune di Jesi in collaborazione con Amat e Marche Teatro.

Sabato 14 giugno ore 18,30, nelle Sale Pergolesiane del Teatro Pergolesi (ingresso gratuito con prenotazione del posto fino ad esaurimento posti disponibili: marketing2@fpsjesi.com) c’è la presentazione del libro Il teatro di Valeria Moriconi nelle fotografie di Tommaso Le Pera, straordinarie immagini di diciannove spettacoli teatrali fotografati da quello che è considerato, dal teatro italiano e non solo, uno degli artisti tra i più apprezzati e amati. La pubblicazione edita nel marzo 2025 da Manfredi edizioni per la Collana ArtSipario – Leggi il Palcoscenico, è nata grazie al contributo di, AMAT, Fondazione Pergolesi Spontini, Marche Teatro. È curata da Maria Paola Poponi e Tommaso Le Pera, con testi di Andrea Bisicchia, Franco Cecchini, Paolo Larici e Marcantonio Lucidi.

«La carriera di Valeria è infinita. Ha toccato tutti i generi dello spettacolo – fa sapere Tommaso Le Pera – dal teatro, al cinema, alla televisione, alla radio, interpretando magistralmente una moltitudine di ruoli diversi ed eterogenei, con la sua recitazione inconfondibile e personalissima. Solo in teatro si contano almeno 114 titoli da protagonista, che vanno dal 1957 al 2003. Diretta dai più importanti registi a cominciare da Eduardo De Filippo, Franco Enriquez, Mario Missiroli, Maurizio Scaparro, Massimo Castri, Piero Maccarinelli, Luca Ronconi, Lorenzo Salveti, Valeria si lasciava fintamente guidare dall’esperienza altrui per tirare fuori il meglio di sé in scena, per poi, con un colpo di coda, vulcanica-mente “ribellarsi” e suggellare un idillio, un tête-à-tête con lo spettatore che la stava ammirando».

Sempre sabato 14 giugno, alle ore 21, al Teatro Valeria Moriconi, va in scena “Emma B. vedova Giocasta”, monologo di Alberto Savinio, rito funebre e amoroso nell’elaborazione, interpretazione e regia di Marco Sgrosso, per una produzione Le Belle Bandiere. Maschera di Stefano Perocco di Meduna, il disegno luci è di Loredana Oddone, assistenza e cura di Nicoletta Fabbri, i costumi sono di Marta Benini.

Scritto nel 1949 come atto unico, “Emma B. vedova Giocasta” è la storia di una madre in attesa del figlio che sta per ritornare a casa dopo una lunga assenza durata quindici anni. La protagonista illustra il suo attaccamento morboso nei confronti del figlio, nel quale man mano che la vicenda prosegue rivede il marito morto e abusatore.

Dopo Ella di Herbert Achternbusch, Memorie del sottosuolo di Fedor Dostoevskji e A colpi d’ascia di Thomas Bernhard, con questo spettacolo Mario Sgrosso prosegue nella carrellata di ritratti scomodi di personaggi malati, obliqui, arrabbiati e appassionati, violenti e tenerissimi, in lotta con le proprie pulsioni e alla ricerca di una sofferta ridefinizione della propria identità; tutti avvolti, stritolati e alla fine ‘liberati’ da un fiume di parole che non sono soltanto strumenti di senso e di racconto, ma soprattutto partitura della loro anima.

In una struttura narrativa rapida e tagliente, in bilico tra passione e gelo, quello di Savinio è un testo – racconta Sgrosso – dal “fascino oscuro”, una “partitura per voce sola in equilibrio tra espressionismo e simbolismo”, e di cui Valeria Moriconi fu magistrale interprete nel 1981. “Quella sua interpretazione in cui gesto e parola si fondevano in un’espressività fisica che scolpiva lo spazio, mi entrò nel cuore come un coltello affilato”, ricorda oggi il regista.

“Non so – prosegue – quale demone interiore mi spinge a tentare questa ardita esposizione in un ruolo scritto per una donna. Alla base della scelta, certamente c’è il desiderio di indagare la parte femminile che ogni uomo, e ogni attore in modo particolare, porta in sé; al quale si aggiunge quello di voler rendere omaggio alla memoria di un’attrice che più di una volta mi ha stimolato uno stato di esaltazione creativa, e ancora la curiosità di scoprire nel corpo e nella voce quella ferita preziosa che ci hanno lasciato coloro che, in forme e circostanze diverse, abbiamo riconosciuto come Maestri”.

 

BIGLIETTI SPETTACOLO “Emma B. vedova Giocasta”

posto unico 10 euro

INFORMAZIONI

BIGLIETTERIA TEATRO PERGOLESI

0731 206888 – biglietteria@fpsjesi.com

dal lunedì al sabato 9.30 – 12.30 e 17 – 19.30

e da un’ora prima dello spettacolo presso il Teatro Moriconi

 

AMAT & BIGLIETTERIE DEL CIRCUITO

071 2072439 – www.amatmarche.net

 

ONLINE www.vivaticket.com

 

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VENERDÌ 13 E SABATO 14 GIUGNO A PESARO ULTIMO APPUNTAMENTO DI TEATROLTRE CON “DAEMON” DI MOTUS

Volge al termine il lungo e articolato viaggio nel teatro del presente offerto da TeatrOltre, festival ideato e realizzato all’insegna della multidisciplinarietà dall’AMAT con 10 Comuni del territorio marchigiano, tra i quali quello di Pesaro che ne è capofila, palcoscenico ampio per le più importanti esperienze dei linguaggi contemporanei giunto alla ventunesima edizione. Venerdì 13 e sabato 14 giugno alla Chiesa dell’Annunziata Motus presenta Daemon con Enrico Casagrande e Alexia Sarantopoulou, regia e drammaturgia di Daniela Nicolò ed Enrico Casagrande.

 Daemon è un preludio al secondo movimento (filmico) Frankenstein (a story of hate) che debutterà nell’autunno 2025 a RomaEuropa. Daemon è uno dei tanti termini negativi con cui Mary Shelley chiama la creatura romanzo: Miserable Monster, Demoniacal corpse, Ugly Devil, Vile insect, Abhorred monster, Detested form, Odious companion. Nel romanzo – e nel primo movimento del dittico Frankestein (a love story) – la creatura fugge dal laboratorio di Frankenstein e si nasconde nella solitudine delle Alpi dove, attraverso l’osservazione furtiva di una famiglia di rifugiati, acquisisce progressivamente la conoscenza del linguaggio, della letteratura e delle convenzioni della società europea. In un primo momento si innamora teneramente degli umani e della natura poi comincia a comprendere vagamente la propria condizione.

“Non avevo ancora incontrato un essere umano che mi rassomigliasse o rivendicasse un qualche rapporto con me. Cosa significava questo? Chi ero? Che cosa ero? Da dove venivo? Qual era la mia destinazione? Queste domande ritornavano continuamente, ma non ero in grado di dar loro una risposta”. Poi, nella tasca della giacca, che aveva preso con sé fuggendo dal laboratorio, il mostro trova il diario di Victor Frankenstein, e apprende i particolari della sua creazione: “Stavo male mentre leggevo. L’accresciuta conoscenza non faceva ora che mostrarmi più chiaramente che infelice reietto io fossi”. Nella tasca della giacca, che aveva preso con sé fuggendo dal laboratorio, il mostro trova il diario di Victor Frankenstein, e apprende i particolari della sua creazione: «Stavo male mentre leggevo. L’accresciuta conoscenza non faceva ora che mostrarmi più chiaramente che infelice reietto io fossi». Dopo aver appreso la propria storia e sperimentato il rifiuto di tutti quelli di cui aveva cercato la compagnia, la vita della creatura prende una piega oscura. «I miei sentimenti erano solo di rabbia e di vendetta», dichiara il mostro. Questa performance racconta anche del momento, di quel terribile click che fa convertire l’amore in odio, la benevolenza in violenza; di quell’inceppo del meccanismo amoroso che provoca un ribaltamento dalle conseguenze irreversibili. È focalizzata infatti sul “divenir cattivo” della creatura: su come un essere senza identità, senza storia, solo come un cervo, inseguito, fa mondo a sé e si ribella. Come la creatura, Daemon afferma il valore della mostruosità: le domande miltoniane che Shelley pone in epigrafe del suo romanzo: «Ti ho chiesto io, creatore, dalla creta / di farmi uomo? Ti ho sollecitato io / a trarmi dall’oscurità?» Con una sola voce, rispondiamo: «No», senza svilirci, perché abbiamo accettato il duro lavoro di ricostruirci secondo le nostre condizioni e anche contro l’ordine naturale, come tutta la comunità queer invita a essere, “alleat* del caos e dell’oscurità da cui sgorga la Natura”.

La luci e video sono di Daniela Nicolò in collaborazione con Eduard Popescu, le musiche di Demetrio Cecchitelli, Jessica Moss, Deli Girls, fonica Martina Ciavatta, produzione Motus in collaborazione con Rimi/Imir-Scenkunst, Norway, con il supporto di Basso Profilo nell’ambito del progetto Support Strucutres.

Informazioni e biglietteria Teatro Rossini 0721 387621, AMAT e circuito vivaticket, Chiesa dell’Annunziata 334 3193717 il giorno di spettacolo da un’ora prima dell’inizio previsto alle ore 21.