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PESARO, TEATRO ROSSINI VENERDÌ 20 SETTEMBRE GLAUCO MAURI CON “DE PROFUNDIS” INAUGURA LA STAGIONE CAPITALE

Con un progetto speciale fuori abbonamento che vede protagonista Glauco Mauri si inaugura venerdì 20 settembre la Stagione Capitale del Teatro Rossini di Pesaro capitale italiana della cultura 2024 nata dalla rinnovata collaborazione tra Comune di Pesaro e AMAT, con il contributo di Regione Marche e Ministero della Cultura.

Glauco Mauri, uno dei più grandi artisti teatrali italiani, porta in scena De Profundis di Oscar Wilde con la traduzione di Camilla Salvago Raggi, sua versione teatrale della lunghissima lettera, quasi una autobiografia che Wilde con la sua arte arguta e intelligente ha trasformato in una parabola universale della sofferenza, del valore dell’arte e dell’amore.

«Il De Profundis – racconta Mauri – è una lunga lettera dedicata al suo giovane amico Alfred Douglas con il quale ebbe per qualche anno un’intima relazione. Ma in due anni di carcere Alfred non gli scrisse mai una sola riga. Verso la fine della sua condanna Oscar Wilde ebbe il permesso di scrivere una lettera. Al mattino gli veniva consegnato un foglio e alla sera quel foglio gli veniva ripreso riempito dalle parole di solitudine, di angoscia ma anche dalla speranza che la maturazione del dolore può dare ad un’anima disperata. Solo alla fine della prigionia gli furono consegnati tutti i fogli da lui scritti. È una lettera di dura verità e di dolcissimo dolore. Poesia, poesia di vita vera, tra le più vere che ho avuto la gioia di incontrare nei miei lunghi anni. Spero sia così anche per voi. È uno spettacolo particolare dove so di correre dei rischi, lo so e di questo ne sono entusiasta perché umilmente convinto di proporre al teatro qualcosa di nuovo».

Mauri con il suo lavoro di elaborazione ha mirato innanzi tutto a eliminare le parti troppo letterarie, le non poche imperfezioni (dovute alle pesanti restrizioni carcerarie), le omissioni e gli spazi temporali non rispettati nell’epistola, per renderla “scenicamente più efficace”.  Non un romanzo, ma una lunghissima lettera indirizzata al giovane Bosie (Alfred Douglas) che Wilde scrisse durante gli ultimi mesi di prigionia nel carcere di Reading.  Con l’arrivo del nuovo direttore, più sensibile nei suoi riguardi, gli fu concesso l’uso di carta e penna, pur se severamente proibito dal durissimo regime carcerario a cui erano sottoposti gli omosessuali. Wilde poté leggere per intero quanto aveva scritto solo all’uscita dal carcere, quando gli furono consegnati tutti i fogli. 

Nel 1895 Oscar Wilde, notissimo scrittore e commediografo all’apice del successo (tre sue commedie erano contemporaneamente rappresentate nei teatri londinesi) fu condannato a due anni di lavori forzati, il massimo della pena per i reati legati all’omosessualità. Al carcere duro, che minò fortemente il suo fisico, si unirono la bancarotta finanziaria (i suoi libri non si vendettero più e le commedie ritirate dei cartelloni), la perdita dei due figli, che non rivide mai più, e la sua casa e i suoi beni sequestrati. Oscar Wilde, che aveva incantato i salotti letterari e mondani di Londra e Parigi, fu messo al bando e sarebbe morto in miseria tre anni dopo l’uscita dal carcere, lontano dall’Inghilterra.

La voce del prologo è di Marco Blanchi, le musiche di Vanja Sturno, le luci di Alberto Biondi, l’allestimento scenico a cura di Laura Giannisi, la produzione è della Compagnia Mauri Sturno.

Informazioni: Teatro Rossini 0721 387621, AMAT 071 2072439 e biglietterie circuito vivaticket (anche on line). Inizio spettacolo ore 21.

 

 

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PESARO, “HOTELABYRINTH” PORTA LE ARTI PERFORMATIVE NEGLI HOTEL DELLA CITTÀ CON GLI ARTISTI PAOLO BENVEGNÙ, LAURA SICIGNANO E GIUSEPPE SANNIU

AMAT per Pesaro Capitale italiana della Cultura 2024 (progetto di Comune di Pesaro, MiC e Regione Marche con Fondazione Pescheria), in collaborazione con APA – Associazione Pesarese Albergatori, promuove la realizzazione di Hotelabyrinth, ciclo di residenze multidisciplinari nelle camere degli alberghi pesaresi Hotel Atlantic, Nouvel Hotel Des Bains e Hotel Metropol, in cui Paolo Benvegnù (musica), Laura Sicignano (teatro) e Giuseppe Sanniu (danza) – intrusi tra i turisti –  osservano, riflettono e infine condividono con il pubblico rispettivamente il 22 e 29 settembre e il 6 ottobre una traccia performativa per un’opera futura.

Gli artisti coinvolti nel progetto sono stati selezionati nei mesi scorsi attraverso una call rivolta a singole artiste e singoli artisti, residenti nel territorio nazionale o estero e attivi nei settori della scrittura, composizione musicale e composizione coreografica.

Le residenze che si svolgono dal 13 settembre indagano il rapporto che si instaura tra l’architettura di un hotel e le vite che esso ospita e come questo rapporto influisce sul comportamento delle persone. Le ricerche artistiche inoltre riflettono sul tipo di abitare temporaneo che è il turismo e quali sono le tracce fisiche e affettive che produce e infine su cosa significa osservare la città attraverso le finestre di un hotel.

Primo invito rivolto al pubblico è quello del 22 settembre all’Hotel Atlantic con Paolo Benvegnù, in residenza al 13 settembre. Chitarrista e cantautore italiano, Paolo Benvegnù, ex leader degli Scisma, è un gigante della musica italiana, coerente, profondo ed elegante. «I luoghi parlano -, afferma a proposito della ricerca sviluppata nell’ambito di Hotelabyrinth. Pareti che interrogano. La luce dell’aurora, dai vetri. I Tetti sfolgoranti di rugiada. I Tavoli, i quadri. Il legno arde vivo, non guardare. Io. Solo io, il vero cacciatore dell’impossibile. Ne sussurro appena. Ad un lato dell’orecchio. Hotel Labyrinth, le memorie, dell’inanimato».

Il 29 settembre è Laura Sicignano – regista, autrice, direttrice di teatro – ad attendere il pubblico al Nouvel Hotel Des Bains al termine della residenza che prende avvio il 20 settembre. «Quando gli ospiti abbandonano le camere d’albergo – nota l’artista -, lasciano tracce: disordine, avanzi e frammenti di vita che il personale di pulizia raccoglie. Come si intrecciano queste storie di passaggi con le storie dei lavoratori degli hotel? Il mio spettacolo desidera raccontare il punto di vista del personale degli alberghi, esplorando il loro rapporto con le camere, vissute come luoghi di transito».

Il trittico di proposte volge al termine il 6 ottobre all’Hotel Metropol con la danza di Giuseppe Sanniu, in residenza dal 27 settembre. «I temi proposti dal progetto Hotelabyrith – racconta il coreografo e danzatore che lavora per diversi teatri e compagnie internazionali – rappresentano per me una grande fonte di ispirazione. Sono grato di avere quest’opportunità e di essere stato scelto per condurre questa ricerca artistica. Userò tutte le risorse a me disponibili durante questo periodo di residenza e non vedo l’ora di condividere i risultati col pubblico».

Ingresso libero, prenotazione consigliata. Informazioni Teatro Rossini 0721 387621. Inizio ore 18.

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PESARO, DOMENICA 15 SETTEMBRE “GUIDA ALL’ASCOLTO” CON “LA DIVINA FOLLIA DI ROBERT SCHUMANN”

La rassegna Guida all’ascolto, condotta dal Maestro Mario Totaro, promossa dalla Filarmonica Gioachino Rossini, con il Comune di Pesaro e l’AMAT riprende gli incontri imperniati su I Primi Romantici domenica 15 settembre (ore 18) con una serata dedicata a Robert Schumann, e alla sua “Divina follia.

L’incontro del 15 settembre ha luogo presso la Sala Pallerini a Palazzo Gradari e verte intorno alla figura di Robert Schumann, uno dei più grandi geni del romanticismo musicale, che morì in manicomio vittima di disturbi mentali che lo accompagnarono tutta la vita.

Letterato oltre che musicista, critico musicale fra i più grandi della storia, dedicò il suo primo decennio creativo alla composizione di numerosi brani per pianoforte, capolavori assoluti che però apparivano agli ascoltatori dell’epoca “bizzarri, troppo complessi, arbitrari, confusi e incoerenti”, del tutto inadatti alla diffusione nelle sale da concerto (al punto che nemmeno Clara, moglie di Schumann e pianista di fama mondiale, poté inserirli stabilmente nel suo repertorio).

Schumann in quegli anni viveva un tremendo dissidio interiore: da una parte la sua fede apertamente progressista e la sua indole individualista che lo spingevano ad una sperimentazione radicale e anticonvenzionale; dall’altra la ricerca dell’affermazione sociale e del successo (anche economico) presso il pubblico della nuova borghesia ottocentesca: un confitto, come si vedrà, insanabile.

In questo incontro si prenderanno in esame alcuni brani appartenenti al ciclo Kreisleriana, brani ispirati a un personaggio creato da E.T.A. Hoffmann, scrittore prediletto da Schumann. Il personaggio in questione è Johannes Kreisler, che Schumann definisce “eccentrico, bizzarro e arguto” e nel quale si riconosce pienamente. Anche Kreisler, infatti, è soggetto a continui sbalzi emotivi, tende all’isolamento, è predisposto alla pazzia e vive un conflitto perenne fra anticonformismo e volontà di affermazione sociale.

I favolosi Kreisleriana di Schumann, una delle opere pianistiche più belle di tutti i tempi, ci appaiono quasi come una specie di saggio di critica letteraria sull’opera di Hoffmann fatta tramite la musica.

Biglietto cortesia 5 euro. Biglietteria presso Teatro Rossini 0721 387621, Teatro Sperimentale 0721 387548 e circuito vivaticket anche on line.

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ASCOLI PICENO, UNA NUOVA STAGIONE AL TEATRO VENTIDIO BASSO

25 appuntamenti tra prosa, danza, musica, comicità e teatro per ragazzi compongono il ricco e variegato mosaico della stagione 2024-25 del Teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno nata dalla rinnovata collaborazione tra il Comune e l’AMAT con il contributo della Regione Marche e del MiC.

Inaugurazione il 2 e 3 novembre con Saranno Famosi. Fame il musical, da una delle serie tv più famose e indimenticabili. Questa versione firmata da Luciano Cannito, che unisce l’esperienza di regista a quella di coreografo internazionale, è un trionfo di canto, danza, musica, recitazione, in una narrazione dinamica e travolgente. Tra gli interpreti ci sono Barbara Cola, Garrison Rochelle, Lorenza Mario, Stefano Bontempi, nomi importanti che hanno confermato nella loro carriera un forte legame col pubblico grazie al loro talento e alla loro versatilità. Il 16 e 17 novembre al termine di una residenza di riallestimento al Ventidio Basso, che si conferma accogliente “casa degli artisti”, è la volta di L’illusione coniugale di Eric Assous, con Attilio Fontana, Rosita Celentano e Stefano Artissunch che firma anche la regia. «Ho scelto di portare in scena L’illusione coniugale – racconta il regista – per la sua straordinaria capacità di esplorare le intricate dinamiche delle relazioni umane, svelando le illusioni e le verità nascoste. Questo progetto mi ha attratto fin da subito per la sua audacia nel confrontarsi con temi universali nonché per la straordinaria capacità di penetrare nelle profondità delle relazioni umane con una precisione ed una sensibilità uniche». Aspettando Re Lear di Tommaso Mattei, con Alessandro Preziosi, che firma anche la regia, e, tra gli altri, Nando Paone attende il pubblico il 30 novembre e 1 dicembre. Lo spettacolo si concentra sul momento chiave dell’intera tragedia shakespeariana, rappresentato dalla tempesta che colpisce Lear proprio mentre vaga nella landa desolata per allontanarsi dal disastro combinato con le “amate” figlie. Alessio Boni e Antonella Attili sono i protagonisti di Iliade. Il gioco degli dèi, testo di Francesco Niccolini e regia di Roberto Aldorasi, Alessio Boni, e Marcello Prayer. Lo spettacolo, ad Ascoli Piceno il 14 e 15 gennaio al termine di una residenza di riallestimento, torna ai miti più antichi della poesia occidentale e alla guerra di Troia, la madre di tutte le guerre. Gli dèi immortali sono causa di tutto ma non hanno colpa di nulla. Capricciosi, vendicativi, disumani, da un po’di tempo sono diventati pallidi, immagini sbiadite dell’antico splendore, e non sanno spiegarsi né come né quando sia iniziato il loro tramonto. Ferzan Ozpetek torna a teatro con il nuovo adattamento scenico di uno dei suoi successi cinematografici, Magnifica presenza che giunge al Ventidio Basso il 28 e 29 gennaio. Il regista, tra i più amati del nostro cinema, prosegue così il percorso inaugurato con Mine vaganti e fa rivivere in teatro uno dei suoi film cult portando con sé in questa avventura una compagnia di attori esplosivi tra i quali Serra Yilmaz, Tosca D’Aquino ed Erik Tonelli che saranno i grandi protagonisti di questa commedia tra illusione e realtà, sogno e verità, amore e cinismo, cinema, teatro e incanto. Diretti da Luca Manfredi, Flavio Insinna e Giulia Fiume portano in scena l’11 e 12 febbraio l’esilarante commedia scritta da Nino Marino e Nino Manfredi Gente di facili costumi. Dal debutto del 1988, con lo stesso Nino Manfredi nei panni del protagonista, questo testo è considerato ancora uno dei più eclatanti delle scene teatrali italiane. Ecco come Manfredi presentava il suo testo: «Gente di facili costumi è una commedia che sviluppa, in maniera paradossale, un fondamentale problema etico. In una società come la nostra, dove tutto si avvilisce e si corrompe, che valore hanno ancora l’onestà, la dignità, il rispetto dei più profondi valori umani? è evidente che viviamo in una società in cui i valori più elevati vengono svenduti e liquidati, perché il bello, il buono e il vero sono asserviti all’utile». Ancora una residenza al Ventidio Basso, questa volta di allestimento, con un debutto in prima nazionale di November di David Mamet in scena il 22 e 23 febbraio grazie all’interpretazione di Luca Barbareschi, Chiara Noschese, che firma anche la regia, Simone Colombari, Nico Di Crescenzo e Brian Boccuni. November è una macchina da guerra di comicità, fatta di continui cambi di ritmo, ripartenze spiazzanti, una pièce per attori equilibristi e funambolici, una partitura incalzante, giocata con umorismo cinico, di cui solo Mamet è capace. L’indimenticabile diva Maria Callas, la Voix du Siecle del 900’, che ha portato in scena le più celebri eroine dell’opera, contraddistinguendosi per presenza scenica, voce e carisma, viene celebrata il 22 e 23 marzo in Private Callas della Compagnia Artemis Danza, coreografia di Monica Casadei a conclusione della stagione in abbonamento. La creazione, una coreografia corale, mette in luce i chiari e gli scuri di una vita segnata dal successo e dalla sofferenza.

Tre italiani inimitabili (Giuseppe Mazzini, Gabriele D’Annunzio, Filippo Tommaso Marinetti), le loro vite straordinarie, i loro pensieri, le loro azioni. Tutto questo racconta il nuovo spettacolo di Edoardo Sylos Labini (drammaturgia di Angelo Crespi), Inimitabili, uno spettacolo unico ma diviso in tre capitoli in scena singolarmente (fuori abbonamento) in tre giorni diversi: il 4 ottobre Giuseppe Mazzini, il 5 ottobre Gabriele D’Annunzio e il 6 ottobre Filippo Tommaso Marinetti. Sempre fuori abbonamento, per le feste di fine anno, il 30 dicembre il Balletto di Milano danza Cenerentola nell’esclusiva versione creata da Giorgio Madia sulle musiche di Gioachino Rossini, ironiche e frizzanti, perfette per rappresentare una fiaba fatta di carrozze, cavalli e scarpette.

Cinque appuntamenti per la stagione dedicata i ragazzi e alle famiglie al via il 10 novembre con Realtà Debora Mancini in La fiaccola dei desideri. Le fiabe Di Guido Gozzano tra musica e canzoni e che prosegue il 15 dicembre con Kinkaleri in Butterfly, il 19 gennaio con Gruppo Ibrido/Artemis Danza in Pollicino Show, il 16 febbraio con Fondazione TRG Torino con In viaggio con Il Piccolo Principe e il 29 marzo con Michele Cafaggi in Ouverture des saponettes. Un concerto per bolle di sapone.

Informazioni presso Biglietteria del Teatro (0736 298770), dal 3 ottobre vendita nuovi abbonamenti.

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“RITRATTI D’ARTISTA – PERCORSI DANZATI”, RASSEGNA INTERNAZIONALE DI DANZA SPERIMENTALE, 15 SETTEMBRE – 6 OTTOBRE, ASCOLI PICENO

A seguito del successo riscontrato nelle sei edizioni precedenti, l’Associazione Culturale BEING IN MOTION insieme allo Studio Aira presenta il programma della settima edizione della Rassegna internazionale di danza sperimentale RITRATTI D’ARTISTA 2024 – percorsi danzati.

Lo spirito che muove la manifestazione RITRATTI D’ARTISTA è quello di dare la possibilità agli artisti invitati di tracciare un proprio ritratto e raccontare il proprio percorso creativo attraverso dei laboratori residenziali con restituzioni finali e dialoghi aperti al pubblico così da far conoscere e diffondere l’Arte della Danza Contemporanea; e allo stesso tempo la manifestazione vuole offrire ai danzatori del nostro territorio l’opportunità di vivere esperienze di respiro internazionale senza dover essere costretti a ‘emigrare’. Si sottolinea come la manifestazione RITRATTI D’ARTISTA sta creando nel tempo opportunità di lavoro, scambi, incontri, collaborazioni, approfondimenti, informazioni tra professionisti facendo crescere sul territorio piceno una comunità di danzatori sempre più forte e unita, e la partecipazione ai laboratori di danzatori provenienti da varie regioni italiane rende Ascoli un riferimento per la danza di ricerca in Italia.

L’Arte della Danza utilizza il corpo come proprio strumento di espressione e come Arte a sé stante nel secolo scorso ha rivendicato in varie esperienze una propria autonomia.

Gli artisti invitati in questa nuova edizione di Ritratti d’Artista, riallacciandosi a queste esperienze racconteranno la propria indagine creativa attraverso laboratori residenziali che si concluderanno con una restituzione performativa e un momento di dialogo con il pubblico.

Gli eventi si svolgeranno in luoghi suggestivi al fine di valorizzare la città di Ascoli Piceno e renderla palcoscenico aperto per esaltarne tutta la bellezza e allo stesso tempo tessere quel filo che lega la nostra storia alla contemporaneità. E non ultimo il movimento di persone che la manifestazione muove e la collaborazione con attività di servizio del centro storico rivelano la nostra volontà di offrire un contributo al risorgere di un territorio fortemente provato dal terremoto e dalla pandemia.

La rassegna si svolgerà ad Ascoli Piceno dal 15 settembre al 6 ottobre con il sostegno e il patrocinio del Comune di Ascoli Piceno e la Regione Marche, in collaborazione con AMAT, insieme all’agenzia di comunicazione Hammer Design Brand Experience,

ed include nel programma un evento post-rassegna che si svolgerà ad Osoli – Roccafluvione (AP) il 19 e 20 ottobre in collaborazione con Associazione Ventottozerosei, Fluvione Film Festival, Cinematica Festival, Comune di Roccafluvione (AP).

La Direzione artistica e organizzativa è affidata a Maria Rita Salvi e Maria Angela Pespani, con il supporto tecnico di Solidea Ruggeri, Paola Petrucci e Freddy Drubble.

Grazie a queste collaborazioni reiterate nel tempo la Rassegna è potuta crescere continuando a valorizzare negli anni il nostro territorio attraverso momenti di aggregazione forti, innovativi, formativi e di profondo accrescimento culturale, portando artisti di avanguardia con il coinvolgimento della comunità attraverso momenti laboratoriali, performativi, esperienziali, residenziali e dialoghi aperti con il pubblico.

Il tema scelto per la settima edizione è DINAMICHE SOCIALI: sperimentare e approfondire con ciascuno artista invitato le dinamiche di movimento che si mettono in atto nella condivisione di spazio e tempo tra i corpi danzanti.

La rassegna si apre domenica 15 settembre, come di rito, con un evento che coinvolgerà tutto il pubblico in una danza estatica guidata quest’anno da Maria Rita Salvi a cui seguirà un momento di rilassamento profondo con il bagno di suono delle ciotole di cristallo dell’artista inglese Emma Winter.  La Free Dance o Danza Estatica è per noi un forte elemento di aggregazione e condivisione perché la DANZA È COMUNITÀ, quindi è riproposta ogni anno sotto nuove forme come un appuntamento ormai consolidato e atteso.

Lo spirito che muove la manifestazione RITRATTI D’ARTISTA è quello di dare la possibilità agli artisti invitati di tracciare un proprio ritratto e raccontare il proprio percorso creativo così da far conoscere l’Arte della Danza Contemporanea ad un pubblico sempre più ampio.

E la settima edizione vede ospiti, nel programma di 3 laboratori residenziali con performance finale aperta al pubblico, 3 coreografi di alto rilievo nazionale e internazionale: dal 16 al 21 settembre Roberto Castello (Lucca) coreografo tra i fondatori della Danza Contemporanea in Italia , dall’1 al 6 ottobre Virgilio Sieni (Firenze) danzatore e coreografo attivo in ambito internazionale che per quattro anni consecutivi ha diretto la Biennale Danza a Venezia, e dal 19 al 20 ottobre Simona Lisi (Ancona) danzatrice e direttrice artistica di Cinematica Festival.

Il progetto RITRATTI D’ARTISTA nascendo come piattaforma di incontro per artisti che si occupano di danza di ricerca nel sud delle Marche si espande condividendo con altre realtà artistiche l’intenzione di creare rete e sinergie sul territorio. Da qui nasce la novità di questa edizione, l’evento speciale SMART DANCING SPACE: un’intera giornata dedicata alla danza che ospita ad Ascoli Piceno, dopo la Lezione di Composizione Coreografica, la compagnia di danza contemporanea HUNT_Cdc di Montecosaro (MC) con la performance WHISPER con Elisa Ricagni e Leo Carletti e a seguire Simona Lisi direttrice di Cinematica Festival con la proiezione dei corti di video-danza finalisti dell’edizione 2023 con premiazione da parte del pubblico del miglior corto. E ancora danza per tutti dopo l’APERICENA con il DJ SET di Freddy Drabble (UK).

Quest’anno l’evento di apertura e i laboratori di Castello e Sieni saranno ospitati in tre luoghi magici: la Chiesa di S. Andrea, il Foyer del Teatro Ventidio Basso e la Sala della Vittoria nella Pinacoteca Civica. L’intero evento SMART DANCING SPACE si realizzerà all’interno di SmartAp – ex Cereria. L’evento post-rassegna ALLEANZE si svolgerà in comunione con la Natura presso Osoli – Roccafluvione (AP).

Continua per il sesto anno consecutivo il percorso fotografico di ritrattistica curato da Marco Biancucci di F for Fake Comunicazione Visiva che prende forma in CORPI IN DIALOGO, allestimento curato ad ogni evento di apertura della Rassegna presentando i ritratti degli artisti dell’edizione precedente.

 

INFOLINE 320.8082705 / FACEBOOK: ritrattidartista INSTAGRAM: _ritrattidartista_

ISCRIZIONE LABS iscrizioni.ritrattidartista@gmail.com

BIGLIETTERIA Per gli eventi aperti al pubblico del 21 settembre e 6 ottobre prevendita su Vivaticket, presso la biglietteria di Piazza del Popolo e un’ora prima dell’evento presso la location indicata. Per gli altri eventi info e prenotazioni al: 3208082705

 

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APP – ASCOLI PICENO PRESENT, TORNA IL FESTIVAL MULTIDISCIPLINARE DELLE ARTI SCENICHE CONTEMPORANEE

APP – Ascoli Piceno Present, festival multidisciplinare delle arti sceniche contemporanee torna ad Ascoli Piceno per la nona edizione l’11 e 12 ottobre su iniziativa del Comune di Ascoli Piceno con l’AMAT e il sostegno di Regione Marche e MiC per la consueta full immersion nel teatro, musica e danza dell’oggi, importante punto di arrivo di una programmazione che offre uno sguardo sui nuovi linguaggi della scena. Una occasione privilegiata per quanti amano confrontarsi con le espressioni più significative del presente che dal pomeriggio a notte fonda vanno ad abitare con 11 spettacoli i magnifici spazi della città per una festa delle arti sceniche contemporanee.

Anna Cappelli di Annibale Ruccello, con Valentina Picello, regia di Claudio Tolcachir, testo che con umorismo pungente indaga sul ruolo della donna nel tempo, inaugura il programma di venerdì 11 ottobre alle ore 19 al Teatro dei Filarmonici. L’appuntamento delle ore 21 al Teatro Ventidio Basso è con Ashes di Muta Imago drammaturgia e regia di Riccardo Fazi, Premio Ubu 2022 “Miglior progetto sonoro” e a Marco Cavalcoli come “Migliore attore/performer”. Il lavoro è un seducente racconto sonoro, un concerto per voci e musica eseguita dal vivo, una riflessione sul potere immaginifico del suono e della parola, resa viva dall’azione dei quattro performer Marco Cavalcoli, Ivan Graziano, Monica Piseddu, Arianna Pozzoli, con le musiche originali eseguite dal vivo da Lorenzo Tomio. Un’analisi emotiva di personalità contemporanee attraverso la danza, a partire da La bella addormentata, Sleeping Beauty – outdo, coreografia di Nyko Piscopo, è un manifesto politico contro la critica sterile alle nuove generazioni in scena alle ore 22.15 alla Chiesa di Sant’Andrea. Ryley Walker, considerato uno dei nomi di punta del cantautorato americano contemporaneo, conclude la proposta di APP per venerdì con il concerto delle ore 23 alla Chiesa di San Pietro in Castello. Originario dell’Illinois, musicalmente cresciuto a Chicago, Walker fonde meravigliosamente nel suo lavoro con originalità creativa influenze e suggestioni di difficile mappatura con una pregevole componente di improvvisazione.

Sabato 12 ottobre si fa denso il programma di APP sin dalla mattina in Piazza del Popolo dove dalle ore 10 alle 13 Rosetta Martellini, attrice di prosa e docente di dizione poetica, offre Jukebox di poesia, una esperienza unica, emozionante e singolare, un incontro intimo con la recitazione di poesie a richiesta in cuffia, per pochi spettatori- al massimo quattro- che possono scegliere tra più di cinquecento poesie in un vero e proprio catalogo. Alle ore 12 il Trio Strozzi composto dagli straordinari musicisti Maurizio Piantelli (tiorba), Silvia De Rosso (viola da gamba), Pamela Lucciarini (voce e clavicembalo) presenta alla Chiesa di San Pietro in Castello La contesa del Canto e delle lagrime, musiche da cantare e da suonare di Barbara Stozzi. Come ad imitare la traiettoria di una cometa periodica, The Halley Solo, ideazione e coreografia di Fabrizio Favale danzata da Daniele Bianco, alla Sala della Vittoria della Pinacoteca Civica (ore 17), abbandona qualsiasi tipo di riferimento narrativo per lanciarsi, come un corpo celeste, in traiettorie e in dinamiche, in cambi di qualità e densità danzate, in stasi e rapide torsioni nello spazio vuoto. La crittografia end-to-end è un sistema di comunicazione grazie a cui, nello scambio da un estremo (end) all’altro, il messaggio è cifrato dal mittente e può essere decodificato solo dal destinatario. A partire dalla chat di una relazione sentimentale conclusa, lo spettacolo end-to-end di Andrea Dante Benazzo e Laura Accardo al Ridotto del Teatro Ventidio Basso (ore 18) si pone l’obiettivo di indagare le contraddizioni del linguaggio amoroso e della comunicazione digitale. La chat sembra infatti il luogo di un’intimità condivisa, tuttavia lo schermo esclude la tridimensionalità dell’altro e quando questa intimità finisce, gli artisti si domandano che cosa lasci dietro di sé. I sogni possono essere spezzati da una violenza subdola? E se questa violenza fosse propria dell’animo umano, celata sin dall’adolescenza? Da queste domande inizia l’indagine scenica di Affogo – pluripremiato lavoro scritto e diretto da Dino Lopardo, con Mario Russo e Alfredo Tortorelli – su diversi temi come la solitudine, genere, rapporti familiari, società corrotta, bullismo (Teatro dei Filarmonici ore 19). Presentato per la prima volta nel 2012, il progetto <age> ha lasciato un segno indelebile nella storia di CollettivO CineticO e nella vita dei ragazzi e delle ragazze che vi hanno partecipato. Giovani “esemplari” di esseri umani tra i 15 e i 19 anni si rivelano sul palcoscenico, si raccontano, entrano in scena senza sapere cosa accadrà, provano a mettersi a fuoco. Dopo più di dieci anni dal suo primo debutto il sorprendente lavoro – regia e coreografia di Francesca Pennini che firma la drammaturgia con Angelo Pedroni – arriva in scena al Teatro Ventidio Basso (ore 21.30) con un nuovo cast per comporre il ritratto di un piccolo campione di umanità come cartina tornasole del presente, con le sue vertigini e le sue incrinature, le sue contraddizioni e la sua bruciante poesia. APP volge al termine alle ore 23 alla Chiesa di San Pietro in Castello con il concerto di Massimo Silverio, artista che con una consapevolezza fuori dal comune scrive e canta nella sua lingua nativa delle Alpi Carniche, il cjarniel. Fra il fascino della terra di confine e la tradizione di un idioma antico, Silverio forma il suo personalissimo linguaggio fatto di poesia e suoni, classico e contemporaneo, popolare e colto, acustico, elettroacustico ed elettronico che ha dato vita al suo primo album intitolato Hrudja, uno dei dischi italiani del 2023 a detta della stampa specializzata.

Abbonamenti (posti limitati, fuori abbonamento Jukebox di poesia in Piazza del Popolo) 50 euro in vendita dall’11 settembre. Informazioni, prenotazioni e prevendite biglietteria del Teatro 0736 298770, AMAT 071 2072439, on line su www.vivaticket.com (solo biglietti singoli spettacoli). Infoline 334 6634432, attiva i giorni del festival.

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PESARO, UNA NUOVA STAGIONE “CAPITALE” DANZA AL TEATRO ROSSINI

Da novembre 2024 ad aprile 2025 brilla la Stagione Capitale Danza al Teatro Rossini a Pesaro, capitale italiana della cultura 2024, nata dalla rinnovata collaborazione tra Comune di Pesaro e AMAT, con il contributo di Regione Marche e Ministero della Cultura.

Così Daniele Vimini, vicesindaco e assessore alla Cultura del Comune di Pesaro: «Nell’anno della Capitale della Cultura prende il via anche la seconda “Stagione Capitale” dedicata alla danza, presenza ormai consolidata della nostra programmazione. Col suo linguaggio capace di attraversare generi e confini – geografici e culturali – la danza si pone sempre più come strumento grazie al quale sul palcoscenico del Rossini possono trovare casa alcune tra le più importanti compagnie italiane e internazionali. Gli spettatori potranno così vedere completato un paesaggio di proposte – tra teatro, musica e danza – davvero incredibile, sicuramente unico a livello regionale. Stagione che anche uno dei fondamentali pilastri del “sistema danza Pesaro”, sempre più ricco e articolato, che l’Amministrazione è riuscita a costruire in questi anni grazie alla collaborazione di tanti soggetti appassionati. Grazie ad esso infatti accadrà anche in questa stagione che tanti giovani danzatori in formazione potranno incontrare nelle masterclass a loro dedicate alcuni tra i più importanti coreografi delle nostre scene».

L’inaugurazione del programma il 15 novembre è affidata alla numerosa compagnia Zappalà Danza, in scena 14 straordinari danzatori che interpretano Trilogia dell’estasi. Il progetto vede Roberto Zappalà affrontare tre grandi composizioni classiche e per lui anche “sacre” che hanno segnato il percorso coreografico (e anche musicale) dello scorso secolo quali Après-midi d’un faune, Boléro e Le sacre du Printemps, tre creazioni che hanno come comune denominatore il linguaggio chiaro e selvaggio del coreografo. Oltre al suo linguaggio specifico, diventa fondamentale il lavoro sullo spazio che crea un “dispositivo scenico” che, volta per volta, performance per performance limita, amplifica, modifica la danza creata dal coreografo. Neapolis mantra il 15 dicembre è un’opera multidisciplinare ideata dal regista e coreografo italo-africano Mvula Sungani, che vede insieme sulla scena l’étoile Emanuela Bianchini, con la forza della sua physical dance, e il maestro Enzo Gragnaniello con la sua potente voce black. Uno spettacolo globale di interazione e compenetrazione tra danza, musica live e parola, ispirato alla cultura partenopea contemporanea dall’omonimo album inciso nel 1998 dal cantautore napoletano e un omaggio ai 20 anni dalla pubblicazione della canzone Donna, interpretata dall’indimenticata Mia Martini. Per le feste di fine anno il 28 dicembre, fuori abbonamento, un appuntamento dal sapore classico con l’amatissima Carmen del Balletto di Milano. Tradizione e modernità convivono anche nel clima d’energia dell’originale messinscena di Marco Pesta, la produzione non tradisce le aspettative per la tradizione, restando fedele alla novella di Prosper Mérimée e all’opera di Georges Bizet. Il nuovo anno si apre il 25 gennaio con The barefoot diva della Compagnie Nicolas Huchard formata da cinque travolgenti donne nere unite nella lotta e nella fede nel potere della danza. La storia di questa formazione è la storia di un colpo di fulmine tra il coreografo e le interpreti e nasce dal desiderio di celebrare le donne in tutta la loro individualità e pluralità in un affascinante connubio carico di energia tra la cultura africana e quella europea. Il 16 febbraio il Teatro Rossini accoglie uno spettacolo che è riuscito a stupire, meravigliare e sorprendere oltre ogni aspettativa il pubblico di tutto il mondo, Cendrillon. Ballet Recyclable di Philippe Lafeuille per Chicos Mambo, versione ecologica della celebre fiaba di Perrault. Il risultato è semplicemente mozzafiato, impressionante, perché l’immaginazione regna sovrana. All’improvviso, Cenerentola emerge da una pattumiera gialla e laddove molti non vedrebbero altro che un mucchio di spazzatura poco interessante, Philippe Lafeuille, che non è un artista qualunque, vede la bellezza con un potenziale non sfruttato, che aspetta solo di essere rivelato. Da qui la sua predilezione per l’eroina della fiaba di Perrault, la piccola sguattera diventata principessa che va al ballo in una zucca trasformata in carrozza. Il 14 marzo debutto in prima assoluta per Stabat Mater, spettacolo che segna l’ultima tappa di evoluzione di un percorso di ricerca pluriennale che la coreografa Monica Casadei ha dedicato all’incontro fra danza e musica religiosa. Il progetto Sacro, diviso nei capitoli Corpo Liturgico dedicato a Verdi, Pietas con fulcro sulla musica di tradizione mariana e Passione, incentrato sulle partiture di Bach, nasce in seno a Parma 2020+21 Capitale Italiana della Cultura e fa ora tappa nella Capitale italiana della Cultura 2024 con le musiche di Gioachino Rossini. Parte fondamentale del processo creativo riguarderà proprio la rielaborazione musicale, affidata al musicista e compositore Fabio Fiandrini, che caratterizza da anni le creazioni di Monica Casadei e che contraddistingue la sua peculiare contaminazione fra classico e contemporaneo. Per la conclusione di Pesaro Danza il 12 aprile Cosmos, nuovo spettacolo di Evolution Dance Theater, invita a uno straordinario e immersivo viaggio attraverso mondi sconosciuti, in cui scienza e comprensione cedono il passo all’immaginazione. Fondata dal coreografo americano Anthony Heinl, alla guida della compagnia insieme alla danzatrice e coreografa italiana Nadessja Casavecchia, Evolution Dance Theater è diventata famosa, in Italia e nel mondo, per produzioni in grado di ipnotizzare, affascinare e divertire il pubblico di ogni età. Gli artisti che compongono la compagnia sono selezionati fra danzatori, illusionisti, contorsionisti, ginnasti in grado di portare in scena spettacoli eleganti e potenti, enfatizzati da un’illuminazione futuristica, effetti speciali, scenari interattivi e una selezione musicale accattivante.

Accanto agli spettacoli torna Oltre la Scena, ciclo di incontri pensati per esplorare gli spettacoli in programma a cura di Francesca Pedroni, giornalista, critico e studiosa di danza, con la novità che si svolgeranno al Teatro Rossini e non da remoto su Zoom come negli anni passati.

Vendita nuovi abbonamenti dal 2 ottobre presso Teatro Rossini 0721 387621 e online su www.vivaticket.com. Informazioni dettagliate su www.amatmarche.net. Inizio spettacoli ore 21, sabato ore 19, esclusivamente domenica 16 febbraio ore 17.